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Liana86

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  1. Buonasera, nella contrada di campagna in cui vivo, abbiamo un allaccio idrico condominiale in comune tra 6 proprietà, tutte villette, e ognuno di noi ha il proprio contatore di sottrazione, per cui periodicamente l'incaricato si prende l'onere di leggere i contatori ed effettuare i relativi conteggi per la ripartizione del consumo d'acqua. Il contratto è intestato proprio al responsabile delle letture dei contatori di sottrazione, che contestualmente risulta anche essere il proprietario dell'area in cui si trova il "punto di consegna" (non so se sto utilizzando la terminologia corretta). Quest'ultimo, nell'ultima riunione, ha esposto la sua volontà di volersi "staccare" da questa tipologia di contratto, per avere un allaccio idrico proprio e indipendente da tutti noi. Ciò significa che si dovrà innanzitutto fare la voltura del contratto, e di conseguenza bisognerà effettuare i lavori per portare il punto di consegna altrove, affinché le restanti proprietà possano continuare ad utilizzare questo tipo di allaccio idrico condominiale. Vorrei dunque sapere se la volontà di colui che intende staccarsi sia lecita, ossia se costui, per il mero fatto di essere il proprietario della zona in cui ricade il punto di consegna, possa imporci questa sua scelta, dopo ben 40 anni di utilizzo dell'acqua in questa maniera.
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