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MADDY60

IL FRONTALINO DEL BALCONE AGGETTANTE

Partecipa al forum, invia un quesito

Help! 🤕

 

Vi chiedo aiuto perchè nello stesso popoloso condominio mi ritrovo sia l'ex amm.re professionale (che non parla con nessuno dei suoi vicini di casa, ma con me sì) e poi mi ritrovo un personaggio che incardina cause (in cui si sprofonda di spese, perchè le perde tutte) anche se vola una zanzara....

 

Bene : mi viene segnalato che il balcone dell'ex amm.re risulti avere parti pericolanti, e giro la segnalazione al collega e condòmino. Lui si attiva immediatamente e riscontra che effettivamente ci sono parti pericolanti sia sul suo balcone che su tutti gli altri. 

Solo che ...gli torna la voce verso il sottostante che aveva segnalato il problema e gli dice (come dice anche a me) che "il problema è dei frontalini" (con ovvio sottinteso che il problema debba fare carico al condominio e non ai singoli privati). 

 

La situazione di fatto è la seguente : qui abbiamo balconi aggettanti e il fronte della soletta di ogni balcone si prolunga di un paio di centimentri in basso, rispetto allo spessore della soletta, perchè in quei due cm. è il gocciolatoio del balcone. 

 

Secondo me e secondo l'Arch. di cui mi fido di più sulla faccia della Terra...lì non si può parlare di alcun "frontalino" in senso tecnico, e quindi debbono provvedere i privati proprietari. 

 

Secondo il collega ex-amm.re e condòmino (brava persona, comunque) quello sarebbe un "frontalino". 

 

Secondo voi? 

 

(Nel peggiore dei casi convoco assemblea e ci chiariamo per sempre, ovvio. 

Ma siccome il condominio è popoloso e ogni assemblea costa una cifra...se fosse possibile evitarla...io la eviterei, mentre è sicuro che non posso restare nel limbo, perchè ...se non faccio nulla e poi prevale la tesi dell'esistenza del frontalino...l'incuria risulta mia, e allo stesso tempo...se avoco al condominio un'attività che anche secondo me non compete al condominio....già vedo il colore verdino della notifica di atto giudiziario dello psicotico condominiale che mi denuncia per violenza privata e danneggiamento! 🤣) . 

 

 

GRAZIE a chiunque avrà la bontà di formulare un parere! 😘

 

 

Visto che il balcone è di tipo aggettante, anche se si trattasse del frontalino, la spesa sarebbe comunque a carico del proprietario del balcone, a meno che  il frontalino  abbia elementi decorativi sulla  parte frontale e  quella inferiore che contribuiscono a rendere il fabbricato esteticamente gradevole, in questo caso si deve considerare  bene comune a tutti

  • Grazie 1
MADDY60 dice:

Help! 🤕

 

Vi chiedo aiuto perchè nello stesso popoloso condominio mi ritrovo sia l'ex amm.re professionale (che non parla con nessuno dei suoi vicini di casa, ma con me sì) e poi mi ritrovo un personaggio che incardina cause (in cui si sprofonda di spese, perchè le perde tutte) anche se vola una zanzara....

 

Bene : mi viene segnalato che il balcone dell'ex amm.re risulti avere parti pericolanti, e giro la segnalazione al collega e condòmino. Lui si attiva immediatamente e riscontra che effettivamente ci sono parti pericolanti sia sul suo balcone che su tutti gli altri. 

Solo che ...gli torna la voce verso il sottostante che aveva segnalato il problema e gli dice (come dice anche a me) che "il problema è dei frontalini" (con ovvio sottinteso che il problema debba fare carico al condominio e non ai singoli privati). 

 

La situazione di fatto è la seguente : qui abbiamo balconi aggettanti e il fronte della soletta di ogni balcone si prolunga di un paio di centimentri in basso, rispetto allo spessore della soletta, perchè in quei due cm. è il gocciolatoio del balcone. 

 

Secondo me e secondo l'Arch. di cui mi fido di più sulla faccia della Terra...lì non si può parlare di alcun "frontalino" in senso tecnico, e quindi debbono provvedere i privati proprietari. 

 

Secondo il collega ex-amm.re e condòmino (brava persona, comunque) quello sarebbe un "frontalino". 

 

Secondo voi? 

 

(Nel peggiore dei casi convoco assemblea e ci chiariamo per sempre, ovvio. 

Ma siccome il condominio è popoloso e ogni assemblea costa una cifra...se fosse possibile evitarla...io la eviterei, mentre è sicuro che non posso restare nel limbo, perchè ...se non faccio nulla e poi prevale la tesi dell'esistenza del frontalino...l'incuria risulta mia, e allo stesso tempo...se avoco al condominio un'attività che anche secondo me non compete al condominio....già vedo il colore verdino della notifica di atto giudiziario dello psicotico condominiale che mi denuncia per violenza privata e danneggiamento! 🤣) . 

 

 

GRAZIE a chiunque avrà la bontà di formulare un parere! 😘

 

 

Si potrebbero scrivere e postare innumerevoli Topic sul tema forintalini, mi limito a riproporre un principio che ho appreso in questo forum ed anche da diverse sentenze;

 

- il frontalino del balcone aggettante è comune se presenta elementi di decoro, altrimenti deve considerarsi privato di proprietà di chi calpesta il balcone. 

Modificato da Tullio Ts
MADDY60 dice:

Help! 🤕

 

Vi chiedo aiuto perchè nello stesso popoloso condominio mi ritrovo sia l'ex amm.re professionale (che non parla con nessuno dei suoi vicini di casa, ma con me sì) e poi mi ritrovo un personaggio che incardina cause (in cui si sprofonda di spese, perchè le perde tutte) anche se vola una zanzara....

 

Bene : mi viene segnalato che il balcone dell'ex amm.re risulti avere parti pericolanti, e giro la segnalazione al collega e condòmino. Lui si attiva immediatamente e riscontra che effettivamente ci sono parti pericolanti sia sul suo balcone che su tutti gli altri. 

Solo che ...gli torna la voce verso il sottostante che aveva segnalato il problema e gli dice (come dice anche a me) che "il problema è dei frontalini" (con ovvio sottinteso che il problema debba fare carico al condominio e non ai singoli privati). 

 

La situazione di fatto è la seguente : qui abbiamo balconi aggettanti e il fronte della soletta di ogni balcone si prolunga di un paio di centimentri in basso, rispetto allo spessore della soletta, perchè in quei due cm. è il gocciolatoio del balcone. 

 

Secondo me e secondo l'Arch. di cui mi fido di più sulla faccia della Terra...lì non si può parlare di alcun "frontalino" in senso tecnico, e quindi debbono provvedere i privati proprietari. 

 

Secondo il collega ex-amm.re e condòmino (brava persona, comunque) quello sarebbe un "frontalino". 

 

Secondo voi? 

 

(Nel peggiore dei casi convoco assemblea e ci chiariamo per sempre, ovvio. 

Ma siccome il condominio è popoloso e ogni assemblea costa una cifra...se fosse possibile evitarla...io la eviterei, mentre è sicuro che non posso restare nel limbo, perchè ...se non faccio nulla e poi prevale la tesi dell'esistenza del frontalino...l'incuria risulta mia, e allo stesso tempo...se avoco al condominio un'attività che anche secondo me non compete al condominio....già vedo il colore verdino della notifica di atto giudiziario dello psicotico condominiale che mi denuncia per violenza privata e danneggiamento! 🤣) . 

 

 

GRAZIE a chiunque avrà la bontà di formulare un parere! 😘

 

 

Cassazione civile, sez. II, 30 luglio 2004, n. 14576
Con la sentenza numero 14576 del 30 luglio 2004 , la Corte di Cassazione ha preso in esame la ripartizione delle spese dovute per quanto riguarda i balconi aggettanti affermando che essi costituiscono un "prolungamento" della corrispondente unità immobiliare e, quindi, appartengono in via esclusiva al proprietario di questa;
soltanto i rivestimenti ed elementi decorativi della parte frontale e di quella inferiore, quando si inseriscono nel prospetto dell’edificio e contribuiscono a renderlo esteticamente gradevole, si debbono considerare beni comuni a tutti

JOSEFAT dice:

Visto che il balcone è di tipo aggettante, anche se si trattasse del frontalino, la spesa sarebbe comunque a carico del proprietario del balcone, a meno che  il frontalino  abbia elementi decorativi sulla  parte frontale e  quella inferiore che contribuiscono a rendere il fabbricato esteticamente gradevole, in questo caso si deve considerare  bene comune a tutti

Grazie Jose! 

Io e l'Arch. la pensiamo esattamente così, e al collega-condòmino l'ho già cordialmente significato, concludendo la mail con "che ne pensi?" ...

Ma...è inutile che spieghi ai Colleghi quali possano essere le tortuose vie delle dinamiche condominiali! 😘

MADDY60 dice:

Io e l'Arch. la pensiamo esattamente così, e al collega-condòmino l'ho già cordialmente significato, concludendo la mail con "che ne pensi?" ...

avrei fatto la stessa cosa. 

 

con quel "che ne pensi?" gli hai sicuramente dato importanza e probabilmente lo porterai a darti ragione.

Modificato da JOSEFAT
  • Mi piace 1
JOSEFAT dice:

avrei fatto la stessa cosa. 

Solo che...il collega ancora non mi ha risposto! 😏

 

Comunque...adesso - GRAZIE A VOI - mi sa che svolto così :

- niente assemblea sul sesso degli angeli e mia circolare a tutti i condòmini con cui sensibilizzo alla manutenzione dei rispettivi balconi, atteso che ciascuno di essi è onore ed onere del proprietario che ci si affaccia; 

- precisazione che non esistono parti condominiali in quei balconi, e che quindi non può attendersi intervento a sponsorizzazione collettiva. 

 

Io invio per per racc o pec...poi...chi dissentirà dovrà scrivere! 😊

  • Mi piace 1

Sappiamo tutti che la questione dei frontalini è parecchio discussa ma ... vige sempre il principio che se il frontalino non contribuisce a donare armonia all'aspetto estetico del fabbricato (per esempio come proseguimento della fascia marcapiano) le spese di rifacimento sono certamente private.

 

Se, quindi, non siamo in questa condizione le spese sono private. Tu riferisci che ti trovi tra l'incudine è il martello e cioè tra chi sostiene che siano private e chi condominiali e inoltre ci comunichi che se tu le considerassi private (cosa che condivido) ti ritroveresti la famosa bustina verde contenente il pacco regalo.

 

Onde evitare che il condominio punti il dito contro di te per non aver considerato i possibili risvolti della questione, forse sarebbe proprio opportuno convocare l'assemblea, citare l'orientamento giurisprudenziale e giustificare il motivo per il quale ritieni che quel lavoro sia privato e non condominiale. Forse non otterrai che il condòmino in questione non ti citi in giudizio, ma il condominio certamente non potrà dirti di non aver segnalato la cosa.

 

L'alternativa è una comunicazione a tutti.

 

 

Modificato da bilbetto
  • Grazie 2

La parte dei fronti dei balconi aggettanti che si può ritenere comune anche in assenza di rivestimenti di particolare pregio o foggia tale da caratterizzare la facciata condominiale è quella costituita dai rivestimenti: quelli di pregio se esistono o semplicemente la tinta o i rivestimenti in spessore negli altri casi.

Pertanto gli interventi di rimozione e ripristino delle parti pericolanti dei fronti, ovvero delle parti terminali dei balconi aggettanti, sono a completa carico dei proprietari dei balconi.

L’assemblea in cui si discuteranno ed eventualmente si prenderanno decisioni inerenti ai lavori sui balconi, che sarebbe preferibile chiamare riunione dei proprietari dei balconi, non potrà deliberare a maggioranza sulle suddette questioni (sempre che i lavori non siano misti, comuni e privati e in tal caso delibererà lavori su parti comuni) ma ciascun condomino potrà decidere per sé e per i lavori di sua competenza aderendo per iscritto sottoscrivendo un apposito verbale che sarà sottoscritto anche dagli altri aderenti ai lavori privati, non essendo l’assemblea dei condomini legittimata a deliberare a maggioranza lavori su parti esclusive.

 

Modificato da G.Ago
  • Grazie 2
bilbetto dice:

 

L'alternativa è una comunicazione a tutti.

 

 

Abbiamo scritto in contemporanea, e ...assolutamente sì per la comunicazione a tutti! 😘

G.Ago dice:

La parte dei fronti dei balconi aggettanti che si può ritenere comune anche in assenza di rivestimenti di particolare pregio o foggia tale da caratterizzare la facciata condominiale è quella costituita dai rivestimenti: quelli di pregio se esistono o semplicemente la tinta o i rivestimenti in spessore negli altri casi.

Pertanto gli interventi di rimozione e ripristino delle parti pericolanti dei fronti, ovvero delle parti terminali dei balconi aggettanti, sono a completa carico dei proprietari dei balconi.

L’assemblea in cui si discuteranno ed eventualmente si prenderanno decisioni inerenti ai lavori sui balconi, che sarebbe preferibile chiamare riunione dei proprietari dei balconi, non potrà deliberare a maggioranza sulle suddette questioni (sempre che i lavori non siano misti, comuni e privati e in tal caso delibererà lavori su parti comuni) ma ciascun condomino potrà decidere per sé e per i lavori di sua competenza aderendo per iscritto sottoscrivendo un apposito verbale che sarà sottoscritto anche dagli altri aderenti ai lavori privati, non essendo l’assemblea dei condomini legittimata a deliberare a maggioranza lavori su parti esclusive lavori.

 

Ti ringrazio della risposta, che però nella sostanza non condivido (per la parte in cui burocratizza in modo assai improbabile e sicuramente farraginoso un qualcosa che - tra Persone Perbene - si potrebbe anche chiarire in assemblea, correttamente e limpidamente, una volta e per sempre). 

Poi hai ragione tu: il testina che "si oppone" avvinghiato al cavillo lo puoi trovare sempre, e ...infatti farò la comunicazione, così ...io mi risparmio un pomeriggio di assemblea, la dico chiara come la penso e la argomento, e se qualcuno la pensa diversamente me lo dovrà scriveree a propria volta documentare, poi vedremo... se accadrà che qualcuno scriverà per sostenere il contrario. 

 

....Posso?

............A volte ce l'ho per prima io con i "colleghi" spregiudicati, ma...mi trovo a dire che tante e diffuse spocchiosità del menga ...forse  armerebbero la mano anche a San Francesco!.............😳

Segnalo, affinché resti uno spunto di riflessione, una recente sentenza della Cassazione la n. 5014 del 2 marzo 2018, dalla quale pare possa evincerei che i frontalini, nella loro interezza e al di là dell’incidenza sul decoro dell’edificio, siano parti di proprietà comune. In materia, purtroppo, al di là delle singole convinzioni, non esistono certezze assolute in nessun senso.

  • Mi piace 1
  • Grazie 1
avv. A. Gallucci dice:

Segnalo, affinché resti uno spunto di riflessione, una recente sentenza della Cassazione la n. 5014 del 2 marzo 2018, dalla quale pare possa evincerei che i frontalini, nella loro interezza e al di là dell’incidenza sul decoro dell’edificio, siano parti di proprietà comune. In materia, purtroppo, al di là delle singole convinzioni, non esistono certezze assolute in nessun senso.

Te pareva .... 😓

avv. A. Gallucci dice:

Segnalo, affinché resti uno spunto di riflessione, una recente sentenza della Cassazione la n. 5014 del 2 marzo 2018, dalla quale pare possa evincerei che i frontalini, nella loro interezza e al di là dell’incidenza sul decoro dell’edificio, siano parti di proprietà comune. In materia, purtroppo, al di là delle singole convinzioni, non esistono certezze assolute in nessun senso.

Ringrazio di cuore, ma...mai messo in dubbio (personalmente) che i rivestimenti esterni (= tinteggiature, se solo di queste abbiamo di "decorativo") siano di pertinenza condominiale, giacchè contribuiscono soltanto al decoro e all'uniformità estetica dello stabile. 

Il problema, però,  è sulle strutture cementizie, su cui mi pare che la cita Sentenza non apporti alcuna novità, nel senso che ..il fronte della soletta ed il suo gocciolatoio, al netto della tinteggiatura di rivestimento, sempre restano parti private e devolute alla sola utilità privata del singolo proprietario del balcone. 

bilbetto dice:

Te pareva .... 😓

😂

 

Leggi la Sentenza! E' anche disponibile in web.... 

Io non ci trovo davvero nulla di "nuovo". 

Concordo. Io salvo casi particolari riterrei sempre e comunque il balcone aggettante tutto in proprietà esclusiva con obbligo di non modificare il decoro ex art. 1122 c.c. Ma questa è una mia personale opinione.

MADDY60 dice:

Ringrazio di cuore, ma...mai messo in dubbio (personalmente) che i rivestimenti esterni (= tinteggiature, se solo di queste abbiamo di "decorativo") siano di pertinenza condominiale, giacchè contribuiscono soltanto al decoro e all'uniformità estetica dello stabile. 

Il problema, però,  è sulle strutture cementizie, su cui mi pare che la cita Sentenza non apporti alcuna novità, nel senso che ..il fronte della soletta ed il suo gocciolatoio, al netto della tinteggiatura di rivestimento, sempre restano parti private e devolute alla sola utilità privata del singolo proprietario del balcone. 

😂

 

Leggi la Sentenza! E' anche disponibile in web.... 

Io non ci trovo davvero nulla di "nuovo". 

Forse questa sentenza può aiutarti a dissipare i tuoi dubbi:

 

Tribunale di Lecce- Sentenza del 6 ottobre 2015.pdf

G.Ago dice:

Forse questa sentenza può aiutarti a dissipare i tuoi dubbi:

 

Tribunale di Lecce- Sentenza del 6 ottobre 2015.pdf

Grazie! 🙂

Sì, è' utile perchè schematizza in modo molto lineare. 

 

Intanto il collega-condòmino non mi ha ancora risposto... ☺️

 

Allego un'immagine, da cui si vede chiaramente che l'unico volume  aggiuntivo (di un paio di cm. max al bordo inferiore della soletta) non è altro che il gocciolatoio. 

 

Probabilmente non mi ha risposto perchè la tesi della condominialità...lo capisce da solo che non è sostenibile, visto che è anche un bravo collega... 🙄

particolare 1.jpeg

Grazie Tullio, ho letto l'articolo, ma...mi sembra tanto chiaro e promettente il titolo per quanto risulta (a me) confusionario il testo. 

E anche la sentenza citata lascia un po' perplessi. 

A quanto sono riuscita a capire : lì si parla di gocciolatoi delle soglie in travertino che sono a perimetro del calpestio (nel mio caso, invece, il gocciolatoio è nel bordino sporgente alla base della soletta); ma anche in quel caso...mi chiedo come si possa concludere che il gocciolatoio mancante o difettoso sia in carico al condominio!

Al massimo poteva far carico al costruttore, dal mio punto di vista. 

MADDY60 dice:

ma anche in quel caso...mi chiedo come si possa concludere che il gocciolatoio mancante o difettoso sia in carico al condominio!

Dall'immagine non riesco a vedere bene ma mi pare che tu ti riferisca a quei 2 cm di frontalino inferiore che sporgono rispetto al solaio e cielino sottostante.

In effetti sembra più una protezione per non bagnare il cielino sottostante che un gocciolatoio che a me sembra mancante perchè di solito l'acqua raccolta dal balcone viene buttata già da una cannula sporgente di 4/5 centimetri quando il parapetto è in muratura e da un travertino che sporge di un paio di cm fuori dal frontalino ma sulla parte di calpestio del balcone.

La ringhiera non (mi) permette di vedere se sul piano di calpestio c'è una soglia in marmo che sporge di un paio di cm dal frontalino in modo da far scorre l'acqua piovana.

Mi sembra alquanto improbabile che quel frontalino che scende un paio di cm sotto il cielino inferiore abbia funzione di raccoglitore di acque piovane

MADDY60 dice:

Grazie Tullio, ho letto l'articolo, ma...mi sembra tanto chiaro e promettente il titolo per quanto risulta (a me) confusionario il testo. 

E anche la sentenza citata lascia un po' perplessi. 

A quanto sono riuscita a capire : lì si parla di gocciolatoi delle soglie in travertino che sono a perimetro del calpestio (nel mio caso, invece, il gocciolatoio è nel bordino sporgente alla base della soletta); ma anche in quel caso...mi chiedo come si possa concludere che il gocciolatoio mancante o difettoso sia in carico al condominio!

Al massimo poteva far carico al costruttore, dal mio punto di vista. 

Credo che una regola in generale è difficile sia stabilita, perciò sarebbe da analizzare caso per caso, non dimenticando che il gocciolatoio per se stesso preserva da eventuali infiltrazioni come viene detto in questo altro link;

 

Nel secondo caso, servendo i balconi proprietà esclusive, ogni spesa relativa alla loro manutenzione sarà a carico dei condòmini che ne sono, rispettivamente, proprietari. Si tratta di quelle spese sostenute per la manutenzione della superficie praticabile del balcone, come ad es., quelle relative al ripristino della pavimentazione del piano di calpestio e della parte interna dei davanzali e dei parapetti.

Rimangono, invece, fuori da tale previsione le parti del balcone che rientrano tra gli elementi della facciata. Così, ad esempio, devono essere ripartite fra tutti i condòmini le spese di rifacimento e manutenzione di cornici, fregi, parapetti e balaustre, come pure le spese di manutenzione dei frontalini e degli elementi decorativi situati al di sotto dei balconi, in quanto anch’essi elementi della struttura esterna del balcone aventi la finalità di concorrere all’integrità architettonica dell’edificio come componenti della facciata.

Analogo principio vale per i gocciolatoi (o sgocciolatoi), che secondo la tesi generalmente seguita dalla giurisprudenza servirebbero a preservare l’intero edificio dalle infiltrazioni d’acqua.

--> https://www.condominioweb.com/balconi-in-condominio.13735

Modificato da Tullio Ts
Leonardo53 dice:

Dall'immagine non riesco a vedere bene ma mi pare che tu ti riferisca a quei 2 cm di frontalino inferiore che sporgono rispetto al solaio e cielino sottostante.

In effetti sembra più una protezione per non bagnare il cielino sottostante che un gocciolatoio che a me sembra mancante perchè di solito l'acqua raccolta dal balcone viene buttata già da una cannula sporgente di 4/5 centimetri quando il parapetto è in muratura e da un travertino che sporge di un paio di cm fuori dal frontalino ma sulla parte di calpestio del balcone.

La ringhiera non (mi) permette di vedere se sul piano di calpestio c'è una soglia in marmo che sporge di un paio di cm dal frontalino in modo da far scorre l'acqua piovana.

Mi sembra alquanto improbabile che quel frontalino che scende un paio di cm sotto il cielino inferiore abbia funzione di raccoglitore di acque piovane

Sì, parlo di quel bordino inferiore, ma la sua funzione di gocciolatoio è "certificata" dall'Arch. che conosce molto bene lo stabile. 

D'altra parte...di sicuro non ha dimensioni tali da potersi definire "veletta", mentre il fronte della soletta è soltanto il fronte della soletta, a cui non è sovrapposto alcun elemento decorativo che possa definirsi "frontalino" (a parte la tinteggiatura). 

 

Infine, anche se dalla foto non si percepisce, qui abbiamo TUTTI i celini "spellati" perchè una ristrutturazione che fecero circa 20 anni fa si rivelò qualitativamente disastrosa e tutte le pavimentazioni dei balconi danno chiari segni di infiltrazione. Questi ammaloramenti, quindi, hanno evidenti cause private, seppur incolpevoli. 

 

Concordo con Tullio che la questione richieda di essere valutata caso per caso. 

Soprattutto va affrontata, e penso che il modo più lineare di farlo sia quello della comunicazione in cui l'amm.re segnala il problema e lo indica (motivatamente) come privato. Se qualcuno avrà da opporsi...basterà dirlo e si terrà assemblea. 

 

 

Vedi questo disegno;

 

Il gocciolatoio si trova nella parte superiore (quella piccola nicchia nella sezione trateggiata), ma potrebbe ben trovarsi sulla parte inferiore a livello del sottobalcone, dico questo perchè nei balconi dello stabile dove abito, questi goccioloatoi sono posti al di sotto.

Per questo dico che si deve valutare caso per caso.

Gocciolatoio.gif

Modificato da Tullio Ts

Dalla foto si evince che la pavimentazione dei balconi aggettanti termina con delle lastre in pietra dette terminali o stangoni che fuoriescono dal fronte delle solette di alcuni centimetri.

La presenza di una scanalatura longitudinale detta gocciolatoio preserva la soletta dal bagnamento.

Gli stangoni fanno parte della pavimentazione dei balconi.

La risega della soletta (veletta se avesse maggiori dimensioni) funge anch’essa da gocciolatoio.

In alternativa alla risega, l’ulteriore gocciolatoio si realizza con scanalatura longitudinale all’intradosso della soletta a pochi centimetri dal fronte del balcone.

Il balcone è aggettante, la risega fa parte della parte frontale del balcone, il rivestimento è ordinario, pertanto a prescindere dalla sua funzione di allontanamento della acque meteoriche, la sua manutenzione spetta al proprietario esclusivo del balcone.

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G.Ago dice:

Dalla foto si evince che la pavimentazione dei balconi aggettanti termina con delle lastre in pietra dette terminali o stangoni che fuoriescono dal fronte delle solette di alcuni centimetri.

Si, ma tu stai facendo riferimento alla foto postata da Tullio, che l'ha ritagliata dallo stesso siti linkato di condominio web qui:

https://www.condominioweb.com/canalettogocciolatotio-dei-balconi-e-il-condominio-che-deve-provvedere-alle-spese-di.1692

 

Noi stiamo parlando della foto mostrata da Maddy nel post #17, al quale condominio si riferisce. Per l'esattezza questo:

particolare 1.jpeg

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