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Clade

Parete vetrata su pozzo di luce

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Buongiorno,

mi scuso anticipatamente per la lunghezza del mio intervento.

 

Il mio appartamento gode di una intera parete vetrata (da cielo a terra, 5mt x 4,5 mt) sul pozzo luce di proprietà esclusiva dell’appartamento confinante.
I restanti 3 lati del pozzo luce sono chiusi dall’appartamento del vicino che quindi è l’unico che può accedervi. Su tale parete ho una finestra a vasistas a oltre 3 mt di altezza.

La parete vetrata è munita di finitura opaca al fine di garantire ad entrambi la necessaria privacy.

 

Al momento del rogito (sono stato il primo ad acquistare) è stato specificato nel contratto che:

In merito alla gestione ed amministrazione del suddetto pozzo luce (mappale xx sub yy) si conviene: che data la sua funzione di presa di luce ed aria per le unità immobiliari servite, il suo utilizzo dovrà essere esclusivamente quello della illuminazione, presa di luce ed aria e pertanto potrà essere utilizzato solo per tale scopo, per cui non potranno esservi poste, installate e/o realizzate opere, manufatti, impianti, tendaggi, sia stabili che precari, che possano ostacolare, impedire e/o ridurre, tali funzioni. Potranno esservi poste esclusivamente piante  di dimensioni e natura tali da non ostacolare, impedire e/o ridurre tali funzioni”.

 

La cosa è andata bene per 15 anni fin quando, pochi mesi fa, l’immobile è stato venduto. Il nuovo acquirente, benché tempestivamente informato dall’amministratore, non appena entrato ha cominciato da arredare il pozzo come fosse una terrazza.

In particolare ha posto un salotto da giardino nero (2 divani in rattan, tavolino, ecc) appoggiato contro la mia vetrata.

Inoltre ha installato un rubinetto dell’acqua nell’angolo del pozzo di luce letteralmente attaccato alla parete.

 

Ne consegue che il mobilio limita le funzioni del pozzo luce e modifica l’estetica della mia vetrata.

Inoltre quando i vicino utilizza il salotto oppure la presa d’acqua mi trovo nella spiacevole situazione di avere estranei praticamente dentro casa. Le vetrate opache infatti hanno un potere schermante a condizione che si mantenga una certa distanza.

 

L’amministratore ha chiesto al proprietario il rispetto del regolamento contrattuale, il quale tuttavia sostiene che essendo una sua proprietà è libero di disporne come crede. Ora l’amministratore mi dice che essendo una questione fra 2 condomini dobbiamo sbrigarcela da soli in quanto non coinvolge porzioni condominiali.

 

Domande:

1 - il fatto che sia proprietario esclusivo di questo pozzo di luce, può davvero consentirgli di ignorare il regolamento contrattuale?

 

2 - essendo una violazione del regolamento contrattuale, non è un preciso dovere dell’amministratore farlo rispettare?

 

3 - quand’anche si accertasse che il regolamento non può impedirgli di usare come terrazza questo pozzo di luce, posso tutelare la mia privacy? Esistono distanze entro le quali non possono transitare?

Modificato da Clade
Unavitanormale dice:

Il rogito parla chiaro, non saprei cosa suggerirti se non farlo leggere al nuovo vicino!

Grazie per la risposta.
Purtroppo sono certo che il vicino l'abbia già letto fin troppo bene, tuttavia se ne infischia.
L'amministratore gliel'ha fatto leggere sia prima che questi acquistasse sia dopo che ha inserito gli arredi.

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