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Regolamento condominiale VS codice civile

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Chiedo scusa ma un regolamento condominiale potrebbe negare o vincolare un diritto che invece concede il codice civile?

A mio parere un regolamento condominiale non può entrare in contrasto con una norma dello Stato (il codice civile) quindi se il codice civile afferma che è concesso fare una cosa, un regolamento condominiale non può dire che invece non è concesso. Vero?

CDC dice:

Chiedo scusa ma un regolamento condominiale potrebbe negare o vincolare un diritto che invece concede il codice civile?

A mio parere un regolamento condominiale non può entrare in contrasto con una norma dello Stato (il codice civile) quindi se il codice civile afferma che è concesso fare una cosa, un regolamento condominiale non può dire che invece non è concesso. Vero?

Dipende, potrebbe esserci una convenzione che deroga alle norme del cc per quei articoli che non sono inderogabili

Modificato da Tullio Ts
CDC dice:

Chiedo scusa ma un regolamento condominiale potrebbe negare o vincolare un diritto che invece concede il codice civile?

A mio parere un regolamento condominiale non può entrare in contrasto con una norma dello Stato (il codice civile) quindi se il codice civile afferma che è concesso fare una cosa, un regolamento condominiale non può dire che invece non è concesso. Vero?

Dipende dal divieto.

 

In ogni caso, il RdC contrattuale viene implicitamente accettato dall'acquirente in fase di acquisto dell'appartamento (rogito) e, quindi, deve essere rispettato.

 

 

 

 

Modificato da Mosquiton
CDC dice:

Chiedo scusa ma un regolamento condominiale potrebbe negare o vincolare un diritto che invece concede il codice civile?

A mio parere un regolamento condominiale non può entrare in contrasto con una norma dello Stato (il codice civile) quindi se il codice civile afferma che è concesso fare una cosa, un regolamento condominiale non può dire che invece non è concesso. Vero?

Direi che dipende dal tipo di norma prevista dal codice civile .

Mosquiton dice:

Dipende dal divieto.

 

In ogni caso, il RdC contrattuale viene implicitamente accettato dall'acquirente in fase di acquisto dell'appartamento (rogito) e, quindi, deve essere rispettato.

 

 

 

 

Il nostro regolamento (di 40 anni fa) in un articolo dice che “Qualsiasi modifica ai fabbricati, anche quando non ne guasti l'estetica ed il decoro architettonico, deve essere autorizzata...".

invece l’art. 1122 c.c. dice che non posso eseguire opere che provochino danni o guastino l’estetica e che devo informare l’amministratore se intendo fare delle opere, non che devo avere l’autorizzazione. 

Lo chiedo perché possediamo una villetta a schiera che fa condominio e sul ns tetto vogliamo installare l’unita Esterna del condizionatore ma il ns amministratore dice che dobbiamo avere l’autorizzazione dall’assemblea. È possibile che il regolamento affermi una cosa così diversa dal codice civile? Tra l’altro , visto che il tetto è di ns esclusiva proprietà, l’unico motivo per il diniego sarebbe il decoro architettonico ma numerose sentenze dicono che è il giudice a stabilire questo, e non i condomini.

 È per questo che dico che secondo me il regolamento andrebbe aggiornato. Cosa ne pensate?

 

CDC dice:

Qualsiasi modifica ai fabbricati

il problema dei regolamenti è che non sono sempre chiarissimi.

Per esempio, io leggerei come "modifica al fabbricato" un intervento che cambi la struttura del fabbricato, come potrebbe essere l'aggiunta di un balcone, o la creazione di una veranda o simili; installare il motore di un condizionatore non lo farei rientrare nella modifica del fabbricato, che resta com'era.

In ogni caso, essendo la norma del regolamento piu' stringente di quella del codice civile, è valida la norma del regolamento.

CDC dice:

Lo chiedo perché possediamo una villetta a schiera che fa condominio e sul ns tetto vogliamo installare l’unita Esterna del condizionatore ma il ns amministratore dice che dobbiamo avere l’autorizzazione dall’assemblea.

Il divieto e/o l'autorizzazione assembleare per poter installare una unità del condizionatore deve essere esplicitamente essere espressa nel RdC, ovvero una regola generale per tutti i casi potrebbe essere manipolata e decisa a capocchiam e per semplice simpaia o gelosie tra condomini, ovvero ad alcuni potrebbe essere concesso e magari al vicino NO, il che non è assolutamente logico ne giusto, questo è il mio parere personale.

Poi dipende eventualmente dalla lesione al decoro dello stable, ma questo deve essere deciso dal Giudice su ricorso da parte di chi ne ha l'interesse, e non dall'assemblea.

Grazie mille Danielab! Ho letto anche il msg e l’articolo.

Quindi vuol dire che loro possono impedirci di installare il motore sul ns tetto di proprietà? 

Oppure posso esplicitamente dire all’amministratore che riteniamo che detta opera non sia affatto una modifica al fabbricato e quindi non deve e non può essere sottoposta a voto?

Anche perché se il voto fosse negativo, dovrebbe esserci una motivazione valida o un diniego può essere dato senza valido motivo?

È possibile che un RdC dica che occorra una autorizzazione anche quando  non guasti l’estetica? E chi giudica l’estetica?

infine, come si fa per richiedere il cambiamento del regolamento, visto che noi siamo proprietari da soli 2 anni?

Grazie mille!

Modificato da CDC
CDC dice:

.... Ho letto anche il msg e l’articolo.

Quindi vuol dire che loro possono impedirci di installare il motore sul ns tetto di proprietà? 

Assolutamente NO, fatto salvo non sa esplicitamente previsto il divieto dal RdC Contrattuale, o meglio ancora da un Regolamento Comunale.

Modificato da Tullio Ts
CDC dice:

Quindi vuol dire che loro possono impedirci di installare il motore sul ns tetto di proprietà? 

Oppure posso esplicitamente dire all’amministratore che riteniamo che detta opera non sia affatto una modifica al fabbricato e quindi non deve e non può essere sottoposta a voto?

La mia è una interpretazione, secondo la quale tu puoi installare il motore senza autorizzazione.

 

Pero', l'interpretazione autentica del regolamento, a questo punto la puo' fornire solo l'assemblea, nel senso che deve riunirsi e stabilire con chiarezza come interpretare il regolamento.

 

Se volete variare il regolamento: le norme che limitano la proprietà privata si possono variare solo all'unanimità dei condòmini, quelle regolamentari a maggioranza.

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