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serenaB

Ripartizione spese voluttuarie

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Il problema riguarda una innovazione voluttuaria, che si vuole far passare come "abbattimento delle barriere architettoniche", anche se nel condominio non ci sono disabili, e il lavoro che si vuole fare come "abbattimento delle barriere architettoniche" in realtà non verebbe svolto completamente a norma e non risolverebbe il problema. Cioè si vorrebbe modificare un po' ascensore, sostituendo la porta apribile con due porte scorrevoli, ma con solo questa modifica non si risolverebbe il problema delle barriere architattoniche, perchè ce ne sono altre che non verrebbero risolte, e inoltre l'ascensore non sarebbe a nerma.

Come ci si può rifiutare di partecipare al pagamento di queste spese?

Se l'ascensore non risulterà a norma, per non pagare sarà necessario votare contrario o essere assenti all'assemblea, e nel caso la delibera venga approvata, si dovrà impugnare per far valere l'anormalità della norma sull'ascensore.

p.s. a mio parere se ci sarà questa anormalità, la delibera potrebbe essere considerata addirittura nulla, non sto parlando di spesa voluttuaria, che nel caso non mi pare, ma dell'anormalità della porta che tu dici.

Più che un innovazione, dal momento che l’ascensore esiste già, parlerei di lavori straordinari certamente non voluttuari (non credo che verranno installate porte di oro zecchino) la cui approvazione, se onerosa, deve essere deliberata col voto favorevole della maggioranza dei condòmini presenti che esprimano almeno la metà del valore millesimale dell’edificio. Una delibera di questo tipo è quindi impegnativa per tutti, anche per i dissenzienti, che potranno pertanto impugnarla, come riferito da Tullio, spiegandone le ragioni.

 

Dubito, come dice Mauro, che un’impresa certificata effettuerebbe un intervento non a norma, anzi, al contrario, credo che l’ntervento si sia reso necessario per mettere a norma l’impianto.

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