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Banjo68

Ucraina e altre guerre

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... mi sembra che anche qui ci siano 15 nomi decisi dal "capo" su cui si poteva dire solo sì o no ... mi sembra equivalente agli altri che inseriscono i nomi con altri criteri senza far votare gli iscritti.

dei votanti poi (sparsi in tutta italia immagino), mi piacerebbe sapere se conoscevano veramente i candidati proposti a cui hanno detto si o no.

paul_cayard dice:

a volte in assemblea si votano solo preventivi portati da altri ...

devi pertanto accettare o meno ciò che ti è stato proposto.

Puoi però rimandare la decisione, se la cosa non ti convince.

Puoi in qualunque momento, con i numeri necessari, riconvocare l'assemblea e cacciare l'amministratore, se scopri che ti ha portato dei preventivi non adeguati.

 

Il nostro sistema elettorale è vecchio, non solo rispetto alle tecnologie odierne (democrazia diretta col voto elettronico, che mi pare fosse vagheggiato dai grillini, prima che si sedessero sulle poltrone), ma vecchio in senso assoluto: dai un mandato in bianco ad un tizio per tot anni, senza possibilità di revoca, quando pure nell'antica Atene c'era un meccanismo di revoca; l'uso dei referendum propositivi (e consultivi) è un evento storico e così via.

 

 

Leonardo53 dice:

Ah, allora non sei così impreparato come volevi far credere.

Semipreparato. 🙂

Ovvero presento una struttura finita o semi finita ma non risulto diretto ad uno specifico uso o funzione, bensì sono destinato ad essere intimamente inserito in oggetti composti.

Un po' conturbante questa cosa...

condo77 dice:

Semipreparato.

Ovvero presento una struttura finita o semi finita ma non risulto diretto ad uno specifico uso o funzione, bensì sono destinato ad essere intimamente inserito in oggetti composti.

Un po' conturbante questa cosa...

Mah, io non voglio schierarmi però, da pensionato, una riflessione l'ho fata. Come  fanno a ricandidarsi a dispetto dell'età i vari Casini, Larussa, Gasparri, Fassino.... (credo di aver rappresentato più o meno quasi tutti)? Non hanno il desiderio di riposare allietati dai nipoti? Rendo onore a chi non si è più candidato, come Bersani e Quagliariello e Brunetta (sono quelli che mi vengono in mente)

insistere a fare le pulci sulle differenze con l'assemblea significa non voler capire il senso del mio discorso.

 

la partecipazione a qualunque evento, elezioni parlamentari o un'assemblea di condominio, è espressione di libertà in aderenza alle differenti e rispettive regole che i sistemi si sono dati; condivisibili o meno ma quelle sono.

 

posso "pesare" di più o di meno e ciò è funzione delle regole.

se non mi interessa "pesare" o lo ritengo inutile nessun problema, qualcuno comunque deciderà anche per me e ci si vede al prossimo giro sempre in funzione delle regole dei sistemi

 

 

_GC_ dice:

Puoi però rimandare la decisione, se la cosa non ti convince.

puoi tentare di "pesare" per far rimandare quella decisione ... 

Modificato da paul_cayard
paul_cayard dice:

la partecipazione a qualunque evento, elezioni parlamentari o un'assemblea di condominio, è espressione di libertà in aderenza alle differenti e rispettive regole che i sistemi si sono dati; condivisibili o meno ma quelle sono.

Anche l'astensione, allora, è espressione di libertà.

 

Non trovi giusto escluderti dal voto, hai detto: comprensibile.

Altrettanto comprensibile è che chi non si sente rappresentato si astenga.

 

Ma messe così restano considerazioni soggettive, come chiedersi se sia più buona l'albicocca o la ciliegia (e più buono ciò che soggettivamente in partenza ti piace di più.)

_GC_ dice:

Anche l'astensione, allora, è espressione di libertà.

Vedremo cosa ne uscirà.

Intanto in TV stanno facendo vedere i primi exit poll

Leonardo53 dice:

Mah, io non voglio schierarmi però, da pensionato, una riflessione l'ho fata. Come  fanno a ricandidarsi a dispetto dell'età i vari Casini, Larussa, Gasparri, Fassino.... (credo di aver rappresentato più o meno quasi tutti)? Non hanno il desiderio di riposare allietati dai nipoti? Rendo onore a chi non si è più candidato, come Bersani e Quagliariello e Brunetta (sono quelli che mi vengono in mente)

Hai citato  dei nomi, ma non hai citato il più  vecchio di tutti.  Citalo tu io non oso!! E pensare che sapeva che cosa voleva fare Putin!!

Voleva solo sostituire Zelensky con persone perbene.

Modificato da ULISSSE
Leonardo53 dice:

Vedremo cosa ne uscirà.

Intanto in TV stanno facendo vedere i primi exit poll

Ma non è vietato fino a chiusura dei seggi diffondere sondaggi e simili?

Sicuro non siano solo le affluenze?

_GC_ dice:

Ma non è vietato fino a chiusura dei seggi diffondere sondaggi e simili?

Sicuro non siano solo le affluenze?

No no, sono proprio exit poll. Eccoti lo screenshot

 

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  • Haha 5
_GC_ dice:

Anche l'astensione, allora, è espressione di libertà.

è la decisione di non voler "pesare" e lasciare che altri decidano anche per te.

ho già detto come la penso.

enrico dimitri dice:

Io penso che tutti qui abbiamo un'età 

venerabile, per cui nessuno cambierà idea, come giusto che sia.

Se nessuno cambiasse idea ci sarebbe ancora il M5S oltre il 30% e FdI sotto il 5%.

Però sono d'accordo che i più non cambieranno idea per quanto letto qui sul forum or ora.

Il movimento ne ha dette di così grosse che più grosse non poteva.

A partire dalla panzana pazzesca dei centri per l'impiego, che sarebbero una realtà preziosa, ma che per entrare a regime avrebbero bisogno di venti anni, altro che navigator .....mamma mia quante ne ho sentite!!!

Vado in cucina ragazzi.

Buon proseguimento.

paul_cayard dice:

è la decisione di non voler "pesare" e lasciare che altri decidano anche per te.

per careattere decido sempre e mi prendo le mie  responsabilità.

In questo caso il mio voto è ininfluente.

 

Mi espongo in prima persona, se c'è qualcosa in cui credo e ne vale  la pena.

Non  mi sento in colpa  se non  ho votato il meno peggio, perchè e di questo che perliamo...  il meno peggio

 

 

 

F-Mariposa dice:

per careattere decido sempre e mi prendo le mie  responsabilità.

In questo caso il mio voto è ininfluente.

 

Mi espongo in prima persona, se c'è qualcosa in cui credo e ne vale  la pena.

Non  mi sento in colpa  se non  ho votato il meno peggio, perchè e di questo che perliamo...  il meno peggio

 

 

 

No Flavia questa volta hai torto e per me hai sbagliato a fare simile scelta. 

Mia opinione ovviamente è nulla più. 

Tu sai che  non ci sarà mai il candidato perfetto per ciascuno di noi perché è  impossibile. Infatti anche in un nostro familiare troviamo qualcosa che non va e ancor più  su una persona che conosciamo solo per nome. Chi ha avuto modo di seguire più da vicino le dinamiche in un partito sa come nascono e come vengono ratificare le candidature nonostante quello che vuol far credere un partito politico. È  stato  già  puntualizzato e non mi ripeto. 

Il discorso del meno peggio, perdonami, ma è solo una frase fatta come tante altre.

Modificato da ULISSSE
ULISSSE dice:

Il discorso del meno peggio, perdonami, ma è solo una frase fatta come tante altre.

Il discorso del meno peggio è un dato di fatto inequivocabile da dopo l'era di tangentopoli.
 

Ma a questo giro ho rinunciato al meno peggio, dando un voto ragionato ad una formazione che mai mi sarei sognato di votare... solo perchè il mio voto rafforzi questa prima formazione per renderla  quale maggior contrappeso di un'altra formazione sua alleata.

albano59 dice:

Il discorso del meno peggio è un dato di fatto inequivocabile da dopo l'era di tangentopoli

Fai una simile  affermazione?

Ma come tangentopoli doveva ripulite la politica (e i partiti) e tu dici che ha peggiorato tutto? Non ci capisco più nulla!

Tangentopoli tentò di ripulire., ma i ripuliti poi ne hanno combinate di peggiori riportandoci sostanzialmente allo status quo, se pur con nuove forme rimodulate e più raffinate (cambio nome partiti, epurazione dei più compromessi ma salvati e rigenerati come nuovi doc i superstiti, nuove forme di finanziamenti, nuovo metodo delle bustarelle, ecc. )

Io è da allora che voto turandomi il naso e chiudendo gli occhi: ho sempre scelto il meno peggio, ma non oggi dove - tenuto conto dei miei personali credo - ho bruscamente e sorprendentemente virato di brutto.

Buongiorno. 

Come era ampiamente previsto ha vinto il centrodestra, ma nella coalizione è  stata punita l'incoerenza,  la tracotanza,  il tradimento del Capitano che in tre anni ha dilapidato tutto il successo che aveva raccolto precedentemente per mancanza di  coerenza e lungimiranza. Se avesse ascoltato magari solo un pochettino il governatore Zaia non avrebbe fatto tale figuraccia.  Spariti i partiti tradizionali si verificano, in ogni elezione, ondate di migrazioni in massa con la speranza di trovare un condottiero affidabile. I 5Stelle hanno dimostrato impreparazione a guidare l'Italia ora speriamo lo sappia fare bene Fratelli d'Italia. Speriamo che Meloni si dimostri una grande statista continuando il lavoro di risanamento dell'Italia appena iniziato con grande difficoltà senza accontentare i soliti appetiti degli amici perché sarebbe la fine anche di lei.

albano59 dice:

Tangentopoli tentò di ripulire...

Storicamente la pulizia dei partiti politici ...

... incominciò almeno dalla caduta del muro di Berlino...

... secondo una sintesi trovata nella rete internet, lo sbandamento è iniziato prima...

 

https://web.uniroma1.it/disp/sites/default/files/La parabola dei partiti in Italia.pdf

Democrazia e diritto n. 3-4 2009

La parabola dei partiti in Italia: da costruttori a problema della democrazia
di Oreste Massari (file PDF creato il 23/11/2010)

2. La degenerazione partitocratica (1968-1992)

... Ma il sistema non resse all’irruzione di nuove sfide nazionali e internazionali e non ressero quei partiti artefici della democrazia. Partiti e sistema degenerarono attraverso una lunga incubazione che comincia negli anni Settanta, si protrasse per tutti gli anni Ottanta e infine crollò nel 1992-1994...
... Sta di fatto che il sistema politico e istituzionale – a causa della mancanza di alternanza e di ricambio, di una democrazia sostanzialmente bloccata, nonostante il tentativo corsaro di Craxi di romperne gli equilibri fondati su DC e PCI – degenerò in partitocrazia...
... Mentre i primi si arroccarono nella loro fase finale in una formula di governo completamente asfittica e chiusa, come poi apparve con il puro patto di potere del CAF (Craxi-Andreotto-Forlani), agli antipodi della strategia di apertura e di ricerca di vie nuove delineata da Moro poco prima del suo assassinio nel 1978, il PCI, pur non essendo coinvolto nella corruzione nella stessa misura dei partiti di governo ma cominciandone a essere sfiorato... Il PCI ebbe la sua parte rilevante nella degenerazione del sistema. Rifiutandosi di costruire un’alternanza di governo secondo gli schemi occidentali e normali, e quindi rifiutandosi pervicacemente di trasformarsi in socialdemocrazia (che aborriva e che disdegnò anche quando fu costretto a cambiare ragione sociale con il crollo del Muro nel 1989)...

3. Partiti e sistema partitico della “Seconda Repubblica”
Con la crisi di regime del 1992-1994, tutti i vecchi partiti di governo sono stati in brevissimo tempo o completamente spazzati via (PSI, PRI, PSDI, PLI) o fortemente ridimensionati e ridotti a una presenza sempre più residuale, anche per effetto delle continue scissioni (è il caso della DC, costretta peraltro a cambiare nome in quello di Partito Popolare Italiano)...

... Non c’è dubbio, infatti, che il sistema partitico nato con le elezioni del 1994 e perdurante, con notevoli cambiamenti interni, fino alle elezioni del 2008 presenta un numero di partiti assai maggiore del sistema partitico precedente...

... Il bipolarismo di coalizione che caratterizzerà il sistema politico italiano dal 1994 al 2008 sarà un bipolarismo fasullo...

... Mentre i governi di centro-destra sono stati guidati sempre e solo da Berlusconi, i governi di centro-sinistra sono stati guidati da Prodi, D’Alema, Amato, senza che nessuna di queste leadership si consolidasse. Bisogna aggiungere poi che come candidato-premier il centro-sinistra ha proposto nel 2001 Rutelli e nel 2008 (ma siamo nella fase dei “partiti maggioritari”) Veltroni. Insomma una girandola di premier e candidati premier. Se guardiamo poi al principale partito del centro-sinistra – i post-comunisti – prima si chiamerà PDS, poi DS, infine confluirà nel PD, assieme alla Margherita...

... Ma quale modello di partito si impone dopo il crollo del sistema partitico del 1992-1994?

4. La fase della frammentazione (1994-2008)

... Insomma, il partito sul territorio cessa di essere negli anni della transizione il fulcro dell’organizzazione partitica. Il centro di gravità dei poteri interni appare ancorato da una parte al partito centrale e dall’altro al partito degli eletti...

5. I partiti nelle e dopo le elezioni 2008: verso i partiti maggioritari?

L’ultimo stadio dell’evoluzione dei partiti italiani è quello verso i partiti cosiddetti maggioritari e verso, conseguentemente, il bipartitismo...

6. Conclusione: i partiti maggioritari nelle democrazie maggioritarie

 

https://www.amministrazioneincammino.luiss.it/.../Gambale-Meloni.pdf

La regolamentazione dei partiti e la loro democrazia interna in Italia:
dal regime di applicazione convenzionale alla prima legge di attuazione dell’art. 49 Cost.?

di Guido Meloni e Piero Gambale - 27/09/2017

3. Alla luce delle cose dette, si registra nel corso della XVII legislatura il tentativo, forse destinato ad andare a buon fine, di attuare l’articolo 49 della Costituzione, attraverso la messa a punto di alcune disposizioni presenti ora nel testo unificato Marco Meloni C.2839 recante Disposizioni in materia di disciplina dei partiti politici. Norme per favorire la trasparenza e la partecipazione democratica, che rappresenta un punto di faticosa sintesi di numerosi progetti di legge presentati sul punto...

 

--link_rimosso--

--link_rimosso--

marcomeloni.eu - 10/10/2017

... Si tratta di una decisione, oltretutto assunta nell’imminenza delle elezioni e rivolta all’approvazione di una legge che – senza modifiche – sottrae ai cittadini anche i residui spazi consegnati dalle sentenze della Corte Costituzionale di determinare direttamente la scelta dei parlamentari, dalla quale dissento profondamente. Per queste ragioni in questa circostanza non potrò votare la fiducia al governo...

Modificato da Alberto.Cannaò
Danielabi dice:

https://www-nytimes-com.translate.goog/2022/05/09/business/elvira-nabiullina-russia-central-bank.html?_x_tr_sl=auto&_x_tr_tl=it&_x_tr_hl=it

 

Magari avessimo una Nabiullina, lo ripeto! E' incredibile che sia ancora viva, visto cio' che è riuscita a fare.

Parrebbero le sue seconde (se non terze) dimissioni, sino ad ora sono state respinte, vedremo...

 

Qui siamo in pieno autunno, 14°, cielo grigio, pioggerella, un immenso silenzio....finalmente!

condo77 dice:

A parte alzare i tassi, che fece esattamente?

Danielabi dice:

Be', ragazzi.....leggete! Un po' di fatica soprattutto al mattino fa bene alla salute. 👍

Pensavo di aver saltato qlc con lo smartphone, ma anche sul PC l'articolo linkato su Nabiullina è assai breve.

 

Per la seconda volta in meno di un decennio, Elvira Nabiullina guida l'economia russa attraverso acque pericolose.

Nel 2014, di fronte al crollo del rublo e all'impennata dell'inflazione dopo appena un anno alla guida della Banca centrale russa, la signora Nabiullina ha costretto l'istituto a entrare nell'era moderna della politica economica alzando drasticamente i tassi di interesse. La mossa politicamente rischiosa ha rallentato l'economia, ha domato l'impennata dei prezzi e le è valso una reputazione internazionale come un decisore deciso.

 

Direi che per ora non c'è molto da aggiungere al mio riassunto "alzò i tassi".

Per la fase due ("alzò i tacchi"), restiamo in attesa, per ora le voci di dimissioni non paiono molto diffuse.

Fino a quando resterà al suo posto, sarà parte integrante del regime russo e connivente con lo stesso.

condo77 dice:

Pensavo di aver saltato qlc con lo smartphone, ma anche sul PC l'articolo linkato su Nabiullina è assai breve.

 

Per la seconda volta in meno di un decennio, Elvira Nabiullina guida l'economia russa attraverso acque pericolose.

Nel 2014, di fronte al crollo del rublo e all'impennata dell'inflazione dopo appena un anno alla guida della Banca centrale russa, la signora Nabiullina ha costretto l'istituto a entrare nell'era moderna della politica economica alzando drasticamente i tassi di interesse. La mossa politicamente rischiosa ha rallentato l'economia, ha domato l'impennata dei prezzi e le è valso una reputazione internazionale come un decisore deciso.

 

Direi che per ora non c'è molto da aggiungere al mio riassunto "alzò i tassi".

Per la fase due ("alzò i tacchi"), restiamo in attesa, per ora le voci di dimissioni non paiono molto diffuse.

Fino a quando resterà al suo posto, sarà parte integrante del regime russo e connivente con lo stesso.

ah, ops....non si legge tutto l'articolo.

Questo in originale https://www.nytimes.com/2022/05/09/business/elvira-nabiullina-russia-central-bank.html

Due passaggi:

Oltre ai suoi precedenti in materia di politica monetaria, la signora Nabiullina ha ottenuto elogi per aver perseguito un'accurata pulizia del settore bancario. Nei suoi primi cinque anni in banca, ha revocato circa 400 licenze bancarie – essenzialmente chiudendo un terzo delle banche russe – nel tentativo di eliminare le istituzioni deboli che stavano effettuando quelle che ha definito "transazioni dubbie".

È stata considerata una crociata coraggiosa: nel 2006, un funzionario della banca centrale che aveva avviato una vigorosa campagna per chiudere le banche sospettate di riciclaggio di denaro è stato assassinato .

 

 

Sotto la direzione della signora Nabiullina, la banca centrale ha continuato i suoi sforzi di modernizzazione. Ha migliorato la sua comunicazione programmando decisioni politiche chiave, fornendo indicazioni sulle politiche, incontrando analisti e sottoponendosi a interviste con i giornalisti. La Banca centrale russa divenne il cervello economico chiave del paese, attirando stimati economisti del settore privato.

Danielabi dice:

ah, ops....non si legge tutto l'articolo.

Questo in originale https://www.nytimes.com/2022/05/09/business/elvira-nabiullina-russia-central-bank.html

Due passaggi:

Oltre ai suoi precedenti in materia di politica monetaria, la signora Nabiullina ha ottenuto elogi per aver perseguito un'accurata pulizia del settore bancario. Nei suoi primi cinque anni in banca, ha revocato circa 400 licenze bancarie – essenzialmente chiudendo un terzo delle banche russe – nel tentativo di eliminare le istituzioni deboli che stavano effettuando quelle che ha definito "transazioni dubbie".

È stata considerata una crociata coraggiosa: nel 2006, un funzionario della banca centrale che aveva avviato una vigorosa campagna per chiudere le banche sospettate di riciclaggio di denaro è stato assassinato .

 

 

Sotto la direzione della signora Nabiullina, la banca centrale ha continuato i suoi sforzi di modernizzazione. Ha migliorato la sua comunicazione programmando decisioni politiche chiave, fornendo indicazioni sulle politiche, incontrando analisti e sottoponendosi a interviste con i giornalisti. La Banca centrale russa divenne il cervello economico chiave del paese, attirando stimati economisti del settore privato.

👍

 

Ha traghettato la Banca Centrale Russa nella modernità, a livelli magari non pari ma di certo comparabili alle maggiori BC come Fed, BCE, BoE, BNS, BoJ.

 

Resta da traghettare il resto del Paese, specie il suo governo, altrimenti resta uno stato di polizia autoritario, sciovinista, imperialista con una Banca Centrale credibile.

In pratica una cupola mafiosa con un buon contabile.

Modificato da condo77

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