Vai al contenuto
Banjo68

Ucraina e altre guerre

Partecipa al forum, invia un quesito

gianiges dice:

condo 77 le elezioni son finite

l'invasione russa non ancora

fonte russa delle nostre parti - di alto livello, senza filtro o mediazione, cappelli o colbacchi multicolore.

 

Russian Embassy in Italy

Russia - Organizzazione governativa

Manifestazione davanti all’Ambasciata Russa a Roma. Se la pace è riconosciuta come possibile solo alle condizioni di una parte, che viene abbondantemente rifornita di armi per continuare il conflitto, qual è la differenza tra questo «pacifismo» e militarismo?

 

[fonte: tuittah, ancora libero dall'elone muschiato]

 

spurgo dice:

fonte russa delle nostre parti - di alto livello, senza filtro o mediazione, cappelli o colbacchi multicolore.

 

Russian Embassy in Italy

Russia - Organizzazione governativa

Manifestazione davanti all’Ambasciata Russa a Roma. Se la pace è riconosciuta come possibile solo alle condizioni di una parte, che viene abbondantemente rifornita di armi per continuare il conflitto, qual è la differenza tra questo «pacifismo» e militarismo?

 

[fonte: tuittah, ancora libero dall'elone muschiato]

 

Pare le vicende belliche abbiano portato ad un rigurgito pacifista in quel di Mosca, scenario fatto trapelare: ci piacerebbe un cessate il fuoco in modo da riorganizzarci, addestrare le nuove leve e sferrare l'attacco decisivo a primavera.

Qualcuno accennava anche ad una ritirata da Kherson come "gesto di buona volontà".

Kiev assai scettica circa la sincerità di chi propone gesti di buona volontà mentre colpisce strutture civili in tutto il Paese a suon di missili.

Modificato da condo77
condo77 dice:

Pare le vicende belliche abbiano portato ad un rigurgito pacifista in quel di Mosca

la pax sovietica è qualcosa di altamente censurabile, ma non trascurabile, purtroppo.

spurgo dice:

la pax sovietica è qualcosa di altamente censurabile, ma non trascurabile, purtroppo.

Ti dirò: sarei pure favorevole se sul piatto buttassero Kherson.

Qualche mese con gas russo, senza missili e artiglieria, pure senza atomica.

Poi a primavera la natura si risveglia e l'artiglieria rifiorisce (oppure magari no, spera l'inguaribile ottimista che è in me).

Ma intanto che i Russi addestrano e riorganizzano, che la NATO addestri e continui a rifornire l'Ucraina, in modo che a primavera il rapporto di forze non penda verso est.

2 a caso

 

63488c9d092ad.image.jpg?resize=375,500

Dane Partridge, uno che poteva stare a casa con i suoi 5 figli ma è voluto andare a combattere.

Dopo 6 mesi: RIP.

 

 

photo_2022-10-12_23-39-44.jpg

Andrei Nikiforov, uno che voleva stare a casa a fare l'avvocato ma l'hanno costretto a combattere.

Dopo 10 giorni: RIP.

condo77 dice:

l'invasione russa non ancora

 Se l'invasione non è finita, avanti Savoia.

Modificato da gianiges
gianiges dice:

 Se l'invasione non è finita, avanti Savoia.

«Non chiediamo punizioni rigorose: le ville principesche in riva ai mari tropicali non sono prigioni crudeli. Ci lascino a ricostruire da noi queste povere catapecchie crollate. Ma se ne vadano, tutta la famiglia: comprendano, una volta tanto, il loro dovere di discrezione. Spariscano: ci liberino di questa loro sciagurata presenza che è il ricordo vivente di una spaventosa sconfitta morale». Con queste parole il 2 giugno 1946 Piero Calamandrei si rivolgeva ai Savoia perché lasciassero l’Italia.

 

Non serve mutare tante parole per rivolgere analogo invito a Putin e i suoi.

Con la discriminante che i Savoia avevano ricoperto un ruolo determinante nell'autodistruzione dell' Italia di quell' epoca, ed erano figure decisamente sgradite su suolo italiano.

 

Questo vestitino al momento presente non mi sembra facilmente adattabile ad un Putin & Co.,  ancora invasore, certamente non perdente, neppure non inviso in misura significativamente apprezzabile nella sua patria Russia. 

Latitano ancora l'autodistruzione ed una reale ed evidente repulsione generalizzata dall'interno della Russia stessa.

albano59 dice:

Con la discriminante che i Savoia avevano ricoperto un ruolo determinante nell'autodistruzione dell' Italia di quell' epoca, ed erano figure decisamente sgradite su suolo italiano.

 

Questo vestitino al momento presente non mi sembra facilmente adattabile ad un Putin & Co.,  ancora invasore, certamente non perdente, neppure non inviso in misura significativamente apprezzabile nella sua patria Russia. 

Latitano ancora l'autodistruzione ed una reale ed evidente repulsione generalizzata dall'interno della Russia stessa.

La repulsione purtroppo in buona parte è generata non da ciò che viene fatto, ma dalla sconfitta.

L'autodistruzione è già realtà, ma il russo medio probabilmente può ancora pretendere di non vederla, se chiude gli occhi con grande forza.

spurgo dice:

elone muschiato

quello che prima aveva i soldi per Starlink, poi non li aveva più e infine li ritrovò?

 

NEW YORK, 15 ottobre. /TASS/. SpaceX, una società aerospaziale americana, continuerà a finanziare gratuitamente i servizi satellitari Starlink in Ucraina, nonostante le perdite finanziarie, ha scritto sabato su Twitter il fondatore di SpaceX Elon Musk.

"Anche se Starlink sta ancora perdendo denaro e altre società stanno ottenendo miliardi di dollari dei contribuenti, continueremo a finanziare gratuitamente il governo ucraino", ha twittato Musk.

condo77 dice:

L'autodistruzione è già realtà

Se fosse già realtà signficherebbe che sarebbe già maturata anche la sconfitta che non dovrebbe far mancare la repulsione verso il personaggio e combriccola. Eppure dai fatti che si registrano non è affatto così, tant'è che continuano a prendersi a schiaffi a fasi alterne.
No, la tua ipotesi - meglio il tuo auspicio - non sta in piedi neanche con una infinità di puntelli.

Modificato da albano59
albano59 dice:

Se fosse già realtà signficherebbe che sarebbe già maturata anche la sconfitta che non dovrebbe far mancare la repulsione verso il personaggio e combriccola. Eppure dai fatti che si registrano non è affatto così, tant'è che continuano a prendersi a schiaffi a fasi alterne.
No, la tua ipotesi - meglio il tuo auspicio - non sta in piedi neanche con una infinità di puntelli.

Ci si può tranquillamente autodistruggere anche senza essere sconfitti in modo talmente clamoroso che perfino la propria claque casalinga lo debba riconoscere.

Pensa solo al danno permanente inferto da Putin alle relazioni con l'UE, un tempo partner commerciale privilegiato; a qualsiasi velleità di "terza via" alternativa all'atlantismo da un lato e la grande Cina dall'altro.

Il mal riuscito tentativo di conquistarsi un impero militarmente ne ha definitivamente sancito la secondiarietà.

 

Per dirla con altre parole: la Russia è già sconfitta, magari però qualche russo ancora non lo sa.

Ora si tratta di evitare che venga sconfitta anche l'Ucraina, il che non è affatto scontato.

Intanto in un campo d'addestramento vicino a Belgorod, durante una lezione di tiro al bersaglio, due volontari hanno aperto il fuoco sui propri commilitoni uccidendone 11 prima di essere a loro volta uccisi.

Un episodio che non cambia le sorti del conflitto, ma significativo.

A me risulta significativo che te le fai e te le canti da solo., ma a quale delle due sparate contrapposte si dovrebbe dar ascolto ?

Liberissimo di proferir parola sempre e comunque, ma così ravvicinate sanno tanto di parole a vento finalizzate alla sola soddisfazione personale.

# 8166

condo77 dice:

La repulsione purtroppo in buona parte è generata non da ciò che viene fatto, ma dalla sconfitta.

L'autodistruzione è già realtà,

# 8168

condo77 dice:

Ci si può tranquillamente autodistruggere anche senza essere sconfitti in modo talmente clamoroso che perfino la propria claque casalinga lo debba riconoscere.

 

condo77 dice:

intanto in un campo d'addestramento vicino a Belgorod,

Niente di nuovo e già visto: inconvenenti della guerra.

 

condo77 dice:

La Russia sta usando lo stupro e la violenza sessuale

Niente di nuovo e già stravisto fino alla noia ed allo sfinimento, per quanto deprecabile: è la guerra.

albano59 dice:

Niente di nuovo e già stravisto fino alla noia ed allo sfinimento, per quanto deprecabile: è la guerra.

No, non è semplicemente "la guerra", anche in tempo di pace ci sono stupri e violenze e non diciamo "eh già, è la vita" diciamo che è una cosa orribile e bisogna perseguire i responsabili, assicurarli alla giustizia e fare in modo che non commettano più crimini.

Idem in guerra: i crimini vanno prima di tutto evidenziati e condannati moralmente, perché solo così c'è la speranza di prevenirli in futuro; poi se possibile vanno perseguiti i responsabili, ma questo naturalmente in guerra è molto più difficile che in pace.

albano59 dice:

Niente di nuovo e già visto: inconvenenti della guerra.

Eh se non è nuovo a quanto pare non interessa.

Ci vuole qualcosa di inedito, magari un'atomica. Anzi no, anche quelle ci sono già state in Giappone qualche anno fa... 🙄

Intervistatore: Signor Presidente, mi chiedo se possiamo ripercorrere il riferimento alla bomba atomica. Abbiamo capito bene che l'uso della bomba atomica è in fase di studio?


Presidente: Lo è sempre stato. È una delle nostre armi.
 

Intervistatore: Questo significa, signor Presidente, che la si può usare contro obiettivi militari o civili?
   

Presidente: È una questione che dovranno decidere i militari. Non sono un'autorità militare che decide su queste cose.
 

Intervistatore: Signor Presidente, forse sarebbe meglio se ci permettesse di citare direttamente le sue osservazioni in merito?
 

Presidente: Non credo che sia necessario.
   

Intervistarore: Signor Presidente, lei ha detto che questo dipende dall'azione delle Nazioni Unite. Significa che non useremo la bomba atomica se non dietro autorizzazione delle Nazioni Unite?
   

Presidente: No, non significa affatto questo. L'azione contro [...] dipende dall'azione delle Nazioni Unite. Il comandante militare sul campo avrà la responsabilità dell'uso delle armi, come ha sempre fatto.

 

Non è un dialogo tratto da una TV russa, ma da una americana, si trattava della guerra di Corea (ben lontana dai confini USA) e il Presidente era Truman.

 

Così, per mettere le cose in prospettiva storica.

 

Tratto da:

https://en.wikipedia.org/wiki/Relief_of_Douglas_MacArthur#Nuclear_weapons

 

Traduzione di DeepL.

albano59 dice:

Niente di nuovo e già stravisto fino alla noia ed allo sfinimento, per quanto deprecabile: è la guerra.

no. non è la guerra.

è un metodo.

 

come è un metodo quello di spostare le popolazioni, che poi spostare è un eufemismo.

come è un metodo quello di sostituire una lingua e una cultura ad un'altra.

come è un metodo depredare.

 

è il metodo che si deplora e per cui qualcuno supporta lo sforzo ucraino.

 

e poi arriveranno quelli del mai più. meno male, mi mancavano.

 

condo77 dice:

Ti dirò: sarei pure favorevole se sul piatto buttassero Kherson.

mi dirai. ma il tavolo è ucraino. senza tavolo il piatto lo tieni in mano o sulle ginocchia, che poi è appunto quello che penso di quelli che pensano che sono gli altri commensali a volere la pacetta e l'ucraina al massimo può servire come una servetta ben educata ai commensali il pasto, dopo essersi spaccata la schiena, fatto le pulizie, pulito i vetri, rammendato, cucinato e sputato nel piatto.

spurgo dice:

no. non è la guerra.

è un metodo.

Inquadra la questione come preferisci, comunque è una criticità irrisolvibile perchè a nessuno garba di risolverla, rappresentando la denigrazione del soccombente una parte dell'utile derivante da una iniziativa bellicosa.
Lo facevano i Romani prima e durante il periodo imperiale, lo facevano i conquistatori dell'età coloniale, lo fa qualcun altro nell'oggi, lo farà ancora chissà chi in futuro.

albano59 dice:

Inquadra la questione come preferisci, comunque è una criticità irrisolvibile perchè a nessuno garba di risolverla, rappresentando la denigrazione del soccombente una parte dell'utile derivante da una iniziativa bellicosa.
Lo facevano i Romani prima e durante il periodo imperiale, lo facevano i conquistatori dell'età coloniale, lo fa qualcun altro nell'oggi, lo farà ancora chissà chi in futuro.

Non in ogni guerra i soldati arrivavano con pastiglie di Viagra nello zaino, non in ogni guerra ci furono stupri generalizzati di donne e bambini.

E perfino lo fosse, a mio avviso sarebbe cmq odioso verso le vittime insistere con questo "sei solo uno dei tanti".

spurgo dice:

 

mi dirai. ma il tavolo è ucraino. senza tavolo il piatto lo tieni in mano o sulle ginocchia, che poi è appunto quello che penso di quelli che pensano che sono gli altri commensali a volere la pacetta e l'ucraina al massimo può servire come una servetta ben educata ai commensali il pasto, dopo essersi spaccata la schiena, fatto le pulizie, pulito i vetri, rammendato, cucinato e sputato nel piatto.

Certo è l'Ucraina che può e deve decidere.

È anche vero che queste decisioni vengono concertate, di sicuro non con me ma con Washington e Londra e qualche altra capitale sì.

condo77 dice:

Non in ogni guerra i soldati arrivavano con pastiglie di Viagra nello zaino, non in ogni guerra ci furono stupri generalizzati di donne e bambini.

Frase ad effetto per assolvere la propria coscienza personale, funzionale ad evitare le considerazioni che invece sarebbero da farsi a fronte della ineluttabile realtà che ogni volta viene puntualmente disconosciuta.
Non c'è nulla di più imperfetto della guerra: servono solo fortuna e casualità per sopravvivervi, e non importa come e con quali mezzi ed azioni si possa sopravvivervi.

Basta che si riesca a sopravanzare l'ostacolo ( da imboscati, da violentati, da torturati, da discriminati, da condottieri, da cittadini/e, ma anche da vili ed infami). Per la sopravvivenza non fa differenza il come ed il perchè.

albano59 dice:

Frase ad effetto per assolvere la propria coscienza personale, funzionale ad evitare le considerazioni che invece sarebbero da farsi a fronte della ineluttabile realtà che ogni volta viene puntualmente disconosciuta.
Non c'è nulla di più imperfetto della guerra: servono solo fortuna e casualità per sopravvivervi, e non importa come e con quali mezzi ed azioni si possa sopravvivervi.

Basta che si riesca a sopravanzare l'ostacolo ( da imboscati, da violentati, da torturati, da discriminati, da condottieri, da cittadini/e, ma anche da vili ed infami). Per la sopravvivenza non fa differenza il come ed il perchè.

Non è un caso che il diritto preveda i crimini di guerra. Ti assicuro che per chi ne è vittima fa tutta la differenza di questo mondo, anche se sopravvive. 

albano59 dice:

Per la sopravvivenza non fa differenza il come ed il perchè.

Sarebbe come dire che l'esperienza della seconda guerra mondiale fu uguale per Primo Levi (che sopravvisse ad Auschwitz) e per mio nonno (che sopravvisse a casa, dato che lavorava in una fabbrica di armi).

albano59 dice:

Inquadra la questione come preferisci, comunque è una criticità irrisolvibile perchè a nessuno garba di risolverla, rappresentando la denigrazione del soccombente una parte dell'utile derivante da una iniziativa bellicosa.
Lo facevano i Romani prima e durante il periodo imperiale, lo facevano i conquistatori dell'età coloniale, lo fa qualcun altro nell'oggi, lo farà ancora chissà chi in futuro. 

direi di no. un metodo non è preferenziale, è fondamento, in questo caso comprovato da parole e fatti e misfatti.

ribadisco che a me interessa questo caso, non ripercorrere spesso in modo tortuoso e maldestro la storia umana in generale. e di questo caso ci sono riferimenti storici precisi e recenti tutto sommato e sono più che sufficienti per non andare oltre i confini europei.

sennò rimaniamo pure all'ovvio: brutta la guerra, brutta la violenza che si porta dietro. embé.

 

condo77 dice:

Certo è l'Ucraina che può e deve decidere.

È anche vero che queste decisioni vengono concertate, di sicuro non con me ma con Washington e Londra e qualche altra capitale sì.

sì, ma mi riferivo alle tavolate di discussione sulla possibilità di una pacetta. per ora il tavolo è quello della strategia condivisa in una certa parte. sempre che non ci siano altri tavoli, ma quelli sarebbero d'azzardo. dove l'azzardo si pratica in osteria mentre l'oste litiga con l'ubriaco. un occhio ai bari chi ce lo butta?

condo77 dice:

Sarebbe come dire che l'esperienza della seconda guerra mondiale fu uguale per Primo Levi e per mio nonno

Si. Non sono forse sopravvissuti tutti e due ?
Conta solo il risultato finale; che altro ?

 

condo77 dice:

Non è un caso che il diritto preveda i crimini di guerra. Ti assicuro che per chi ne è vittima fa tutta la differenza di questo mondo, anche se sopravvive.

Già. E quanti Wiesenthal conti nel dopoguerra fra i milioni di sopravissuti ? Quante Norimberga conti ? 
I sopravvissuti per lo più sono rimasti nel loro privato e doloroso silenzio, salvo riemergere periodicamente a sostegno di questa o quella persona capace di polarizzare, p.e. in casa nostra la mitica Liliana Segre e l'altrettanto mitico Elio Toaff. Ma come già ti ho significato in altra occasione, un mio ex collega di lavoro che ha combattuto per qualche anno, mio padre prigioniero per 4 anni, un mio zio acquisito marchiato sul braccio, raramente e di controvoglia hanno proferito parole nel merito.
Quel che conta è che si sono salvati, ed in una qualche maniera ognuno a modo suo, ha ripreso la sua vita che ad un certo punto era finita in uno stato di stand-by. A questi non è mai fregato nulla di Norimberga e dei crimini di guerra: loro nei crimini ci si sono trovati immersi e l'esserne usciti era per loro bastevole.
Poi da ultimi arriviamo noi, saputi ed imparati, ma che non sappiamo di cosa stiamo trattando... eppure pretendiamo di dare lezioni di sapienza. 

 

spurgo dice:

un metodo non è preferenziale, è fondamento, in questo caso comprovato da parole e fatti e misfatti.

ribadisco che a me interessa questo caso,

Ma anche se tu poni questi precisi paletti, la sostanza delle mie osservazioni non cambia.
Tu cerchi nome e cognome per un misfatto. Ma la storia ti dovrebbe già insegnare che le risposte che cerchi in buona parte non le troverai mai. Buona ricerca e buona attesa.

Modificato da albano59

Partecipa al forum, invia un quesito

×