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gianfra46

Valvole termostatiche e ripartitori pregi e difetti

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Buongiorno a tutti mi scuso innanzitutto se ritorno sul tema, ma ho la necessità di avere una Vs. cortese conferma/smentita rispetto queste mie considerazioni su impianto di riscaldamento centralizzato a distribuzione verticale: 

 

1) E' vero che tutti i ripartitori posti sui termosifoni sono programmati in considerazione delle dimensioni del corpo scaldante, materiale, forma degli elementi etc ?  

2) Se nel determinare il consumo del singolo calorifero uno dei valori determinati è rappresentato dalla dimensione dello stesso: è quindi vero che un calorifero caldo a metà genera un consumo che non è reale rispetto alla programmazione effettiva del ripartitore e relativa emissione della superficie radiante dimezzata?
     
3) Se è dunque vero che l'altro fattore determinante è rappresentato dalla temperatura della superficie del calorifero (se a 2 sonde anche temp. esterna) il posizionamento del ripartitore se in alto od in basso genera a sua volta valori di consumo differenti ? 

4) E' vero che una diminuzione di pressione nell'impianto (regolarmente sfiatato e sfangato) può generare un minor ricircolo di acqua nei termosifoni e di conseguenza accentuare la problematica dei termosifoni bollenti sopra 75 C° e tiepidi sotto 36 C°. 

(è impossibile che il termosifone a regime con termovalvola in zona comfort 3/4 continui ad avere una cessione di calore di 40 con detentore tutto aperto  in una stanza ben coibentata con temperatura ambiente di 21 C°

 

5) se sono corrette le considerazioni sopra esposte non conviene a questo punto rimettere le vecchie valvole in modo tale che nel termosifone continui ad entrare (a prescindere dalla temp. esterna raggiunta) un regolare apporto di acqua (che però decido io) cosicché la superficie radiante sia più omogenea ?

 

Graziemille in anticipo 

Gianfranco      

 

 

 

 

gianfra46 dice:

Buongiorno a tutti mi scuso innanzitutto se ritorno sul tema, ma ho la necessità di avere una Vs. cortese conferma/smentita rispetto queste mie considerazioni su impianto di riscaldamento centralizzato a distribuzione verticale: 

 

1) E' vero che tutti i ripartitori posti sui termosifoni sono programmati in considerazione delle dimensioni del corpo scaldante, materiale, forma degli elementi etc ?  

2) Se nel determinare il consumo del singolo calorifero uno dei valori determinati è rappresentato dalla dimensione dello stesso: è quindi vero che un calorifero caldo a metà genera un consumo che non è reale rispetto alla programmazione effettiva del ripartitore e relativa emissione della superficie radiante dimezzata?
     
3) Se è dunque vero che l'altro fattore determinante è rappresentato dalla temperatura della superficie del calorifero (se a 2 sonde anche temp. esterna) il posizionamento del ripartitore se in alto od in basso genera a sua volta valori di consumo differenti ? 

4) E' vero che una diminuzione di pressione nell'impianto (regolarmente sfiatato e sfangato) può generare un minor ricircolo di acqua nei termosifoni e di conseguenza accentuare la problematica dei termosifoni bollenti sopra 75 C° e tiepidi sotto 36 C°. 

(è impossibile che il termosifone a regime con termovalvola in zona comfort 3/4 continui ad avere una cessione di calore di 40 con detentore tutto aperto  in una stanza ben coibentata con temperatura ambiente di 21 C°

 

5) se sono corrette le considerazioni sopra esposte non conviene a questo punto rimettere le vecchie valvole in modo tale che nel termosifone continui ad entrare (a prescindere dalla temp. esterna raggiunta) un regolare apporto di acqua (che però decido io) cosicché la superficie radiante sia più omogenea ?

 

Graziemille in anticipo 

Gianfranco      

 

 

 

 

1) SI.

 

2) Dipende da qual'è la parte calda del termosifone. Se la parte calda tocca il contabilizzatore, esso conteggia normalmente e il proprietario può rimetterci. Se la parte calda non tocca il contabilizzatore, esso non conteggia e il proprietario può guadagnarci.

 

3) SI, ma per legge il contabilizzatore va sempre posizionato, in alto, al centro.

 

4) La pressione può influire sul calore, ma il contabilizzatore conteggia 'solo' il calore emesso.

 

5) NO, se il termostato funziona bene, il calore si abbassa quando la stanza ha raggiunto la temperatura richiesta e si alza quando la temperatura scende. Senza valvola termostatica si consumerebbe molto di più, inutilmente.

 

 

 

 

 

Modificato da Mosquiton
gianfra46 dice:

1) E' vero che tutti i ripartitori posti sui termosifoni sono programmati in considerazione delle dimensioni del corpo scaldante, materiale, forma degli elementi etc ?  

Lo strumento di misura ripartitore è configurato in base alle caratteristiche tecnico-dimensionali del radiatore, pertanto ad esso abbinato. Nella configurazione sono inseriti i parametrici tipici del radiatore.

 

gianfra46 dice:

2) Se nel determinare il consumo del singolo calorifero uno dei valori determinati è rappresentato dalla dimensione dello stesso: è quindi vero che un calorifero caldo a metà genera un consumo che non è reale rispetto alla programmazione effettiva del ripartitore e relativa emissione della superficie radiante dimezzata?

La posizione del ripartitore è individuata in base alle indicazioni del costruttore, pertanto rileva la temperatura del radiatore riparametrata. Se correttamente posionato il ripartitore non fa in teoria errori di conteggio.

 

gianfra46 dice:

3) Se è dunque vero che l'altro fattore determinante è rappresentato dalla temperatura della superficie del calorifero (se a 2 sonde anche temp. esterna) il posizionamento del ripartitore se in alto od in basso genera a sua volta valori di consumo differenti ? 

La posizione del ripartitore è indicata dal costruttore dello strumento. Se installato in modo diverso non garantisce esatta misura.

 

gianfra46 dice:

4) E' vero che una diminuzione di pressione nell'impianto (regolarmente sfiatato e sfangato) può generare un minor ricircolo di acqua nei termosifoni e di conseguenza accentuare la problematica dei termosifoni bollenti sopra 75 C° e tiepidi sotto 36 C°. 

(è impossibile che il termosifone a regime con termovalvola in zona comfort 3/4 continui ad avere una cessione di calore di 40 con detentore tutto aperto  in una stanza ben coibentata con temperatura ambiente di 21 C°

Questa situazione denota una possibile carenza di manutenzione, ma non penalizza il rilievo del ripartitore.

 

gianfra46 dice:

5) se sono corrette le considerazioni sopra esposte non conviene a questo punto rimettere le vecchie valvole in modo tale che nel termosifone continui ad entrare (a prescindere dalla temp. esterna raggiunta) un regolare apporto di acqua (che però decido io) cosicché la superficie radiante sia più omogenea ?

questa ipotesi annulla in modo totale l'efficacia dell termoregolazione, sistema su cui si basa il funzionamento dell'impianto. Rende quindi del tutto inutile l'apparato perchè non consente di regolare l'energia prelevata dal radiatore.

 

 

In ogni caso il livello di precisione del sistema con i ripartitori è definibile come grossolano, quindi non mi farei molti problemi per individuare anomalie millimetriche.

 

Esistono invece metodi per utilizzare calore dai radiatori che non viene conteggiato dal ripartitore, quali ad esempio la convezione forzata.

Modificato da Nanojoule
Nanojoule dice:

Esistono invece metodi per utilizzare calore dai radiatori che non viene conteggiato dal ripartitore, quali ad esempio la convezione forzata.

Istigazione al furto??😁😁

Nanojoule dice:

Lo strumento di misura ripartitore è configurato in base alle caratteristiche tecnico-dimensionali del radiatore, pertanto ad esso abbinato. Nella configurazione sono inseriti i parametrici tipici del radiatore.

 

La posizione del ripartitore è individuata in base alle indicazioni del costruttore, pertanto rileva la temperatura del radiatore riparametrata. Se correttamente posionato il ripartitore non fa in teoria errori di conteggio.

 

La posizione del ripartitore è indicata dal costruttore dello strumento. Se installato in modo diverso non garantisce esatta misura.

 

Questa situazione denota una possibile carenza di manutenzione, ma non penalizza il rilievo del ripartitore.

 

questa ipotesi annulla in modo totale l'efficacia dell termoregolazione, sistema su cui si basa il funzionamento dell'impianto. Rende quindi del tutto inutile l'apparato perchè non consente di regolare l'energia prelevata dal radiatore.

 

 

In ogni caso il livello di precisione del sistema con i ripartitori è definibile come grossolano, quindi non mi farei molti problemi per individuare anomalie millimetriche.

 

Esistono invece metodi per utilizzare calore dai radiatori che non viene conteggiato dal ripartitore, quali ad esempio la convezione forzata.

salpa65 dice:

Istigazione al furto??😁😁

Modificato da gianfra46
errore

Buona sera Vi ringrazio innanzitutto di cuore x il tempo dedicato alle risposte,

c'è un però.. anzi due

 

ma se è vero che il ripartitore nel conteggio considera la superficie del corpo scaldante siamo tutti d'accordo che se il ripartitore è posto nella zona dove ci sono 75 gradi e non nella zona dove ce ne sono 36 gradi la cosa cambia a livello di consumi x me ... e non di poco  ? soprattutto per caloriferi di medio grandi dimensioni ? ...che poi la cosa non penalizzi il rilievo del contabilizzatore ... ne siamo certi ma penalizza le mie tasche ...la quadratura del cerchio comunque la fa con la superficie scaldante 

 

così come siamo tutti d'accordo che se il senso delle termovalvole è quella di far risparmiare chiudendo l'ingresso dell'acqua calda quando si raggiunge la temperatura nella stanza corrisponde alla quella ipotetica determinata nella regolazione della manopola 1 / 2 / 3 / etc...mi spiegate allora il senso di impostare la manopola es. su valore 3 ed avere 20 gradi nella stanza con un calorifero che caccia e continua a cacciare 75 gradi sopra e 36 sotto senza mai chiudersi definitivamente ? a questo punto mi conviene spostare sul 6 che tanto sopra più di 75 gradi non va ma almeno con la valvola tutta aperta la superficie scaldante per forza di cose diventa omogenea .....

 

4) E' vero che una diminuzione di pressione nell'impianto (regolarmente sfiatato e sfangato) può generare un minor ricircolo di acqua nei termosifoni e di conseguenza accentuare la problematica dei termosifoni bollenti sopra 75 C° e tiepidi sotto 36 C°. 

(è impossibile che il termosifone a regime con termovalvola in zona comfort 3/4 continui ad avere una cessione di calore di 40 con detentore tutto aperto  in una stanza ben coibentata con temperatura ambiente di 21 C°

 

La pressione può influire sul calore, ma il contabilizzatore conteggia 'solo' il calore emesso.

 

Cosa significa gentilmente ?

 

La butto li.... cioè che se poi alla fine il calorifero è bollente sopra e tiepido sotto ... o tutto bollente ...x me non cambia nulla ? 

 

Vi ringrazio ... anche della pazienza

 

saluti Gianfranco 

 

  

gianfra46 dice:

Buona sera Vi ringrazio innanzitutto di cuore x il tempo dedicato alle risposte,

c'è un però.. anzi due

 

ma se è vero che il ripartitore nel conteggio considera la superficie del corpo scaldante siamo tutti d'accordo che se il ripartitore è posto nella zona dove ci sono 75 gradi e non nella zona dove ce ne sono 36 gradi la cosa cambia a livello di consumi x me ... e non di poco  ? soprattutto per caloriferi di medio grandi dimensioni ? ...che poi la cosa non penalizzi il rilievo del contabilizzatore ... ne siamo certi ma penalizza le mie tasche ...la quadratura del cerchio comunque la fa con la superficie scaldante 

 

così come siamo tutti d'accordo che se il senso delle termovalvole è quella di far risparmiare chiudendo l'ingresso dell'acqua calda quando si raggiunge la temperatura nella stanza corrisponde alla quella ipotetica determinata nella regolazione della manopola 1 / 2 / 3 / etc...mi spiegate allora il senso di impostare la manopola es. su valore 3 ed avere 20 gradi nella stanza con un calorifero che caccia e continua a cacciare 75 gradi sopra e 36 sotto senza mai chiudersi definitivamente ? a questo punto mi conviene spostare sul 6 che tanto sopra più di 75 gradi non va ma almeno con la valvola tutta aperta la superficie scaldante per forza di cose diventa omogenea .....

 

4) E' vero che una diminuzione di pressione nell'impianto (regolarmente sfiatato e sfangato) può generare un minor ricircolo di acqua nei termosifoni e di conseguenza accentuare la problematica dei termosifoni bollenti sopra 75 C° e tiepidi sotto 36 C°. 

(è impossibile che il termosifone a regime con termovalvola in zona comfort 3/4 continui ad avere una cessione di calore di 40 con detentore tutto aperto  in una stanza ben coibentata con temperatura ambiente di 21 C°

 

La pressione può influire sul calore, ma il contabilizzatore conteggia 'solo' il calore emesso.

 

Cosa significa gentilmente ?

 

La butto li.... cioè che se poi alla fine il calorifero è bollente sopra e tiepido sotto ... o tutto bollente ...x me non cambia nulla ? 

 

Vi ringrazio ... anche della pazienza

 

saluti Gianfranco 

 

  

Buongiorno,

Se correttamente posizionato come da indicazioni del costruttore la sonda del ripartitore considera una temperatura media del radiatore.

Detta misura consente rivalutare correttamente l'energia erogata dal radiatore, ovviamente riparametrata alla tipologia dello stesso.

 

La pressione al radiatore non crea scompensi.

 

ripeto il valore della temperatura rilevata dal ripartitore correttamente posizionato è definibile come temperatura media.

 

Vorrei comunque puntualizzare nuovamente che la precisione di misura del ripartitore è minima.

non mi preoccuperei tantissimo di questi dettagli A fronte ripeto della percentuale di errore della misura, percentuale molto elevata.

Modificato da Nanojoule
Nanojoule dice:

Buongiorno,

Se correttamente posizionato come da indicazioni del costruttore la sonda del ripartitore considera una temperatura media del radiatore.

Detta misura consente rivalutare correttamente l'energia erogata dal radiatore, ovviamente riparametrata alla tipologia dello stesso.

 

La pressione al radiatore non crea scompensi.

 

ripeto il valore della temperatura rilevata dal ripartitore correttamente posizionato è definibile come temperatura media.

 

Vorrei comunque puntualizzare nuovamente che la precisione di misura del ripartitore è minima.

non mi preoccuperei tantissimo di questi dettagli A fronte ripeto della percentuale di errore della misura, percentuale molto elevata.

Buongiorno

la percentuale di errore del ripartitore nel calcolo deve essere minima.

 

" Le apparecchiarture installate [...] devono assicurare un errore di misura nelle condizioni di utilizzo, inferiore a più o meno il 5 per cento, con riferimento alle norme UNI in vigore"

 

quanto dice la norma

saluti

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