#1 Inviato 7 Luglio, 2018 Buongiorno, se il proprietario di due alloggi al piano terreno di un fabbricato di 7 u.i. destinati ab origine a civile abitazione (come da regolamento contrattuale) incaricando un tecnico procede alla variazione della categoria catastale da A/3 in C/2 e C/6, deve poi necessariamente produrre una certificazione prevenzione incendi per il "box" (c/6) ed il "magazzino" c/2 che sono all'interno di veri e propri appartamenti ? A me che ho scoperto questa ulteriore particolarità, viene da pensare che la variazione sia finalizzata a non pagare la tassa spazzatura perchè i suddetti alloggi sono considerati pertinenze dell'alloggio più grande al piano attico e super attico che già di per sè è munito sia di cantina che di garage esterno in cortile..... Con questo "trucco" si nascondono al fisco due immobili che non li vede come tali ma come c/2 e c/6 e su cui per artificio si eludono le imposte dovute 😮 Modificato 7 Luglio, 2018 da Haoren
#2 Inviato 7 Luglio, 2018 Comunque a livello condominiale non cambia assolutamente nulla, anche perchè il RdC è contrattuale e non permette il cambio d'uso, e voi condomini potete vietare questo cambio anche per vie legali, se a voi conviene. Modificato 7 Luglio, 2018 da Tullio Ts
#3 Inviato 7 Luglio, 2018 infatti concordo con tullio. se il regolamento condominiale rende impossibile il cambio di destinazione d'uso, potreste impedirglielo.
#4 Inviato 7 Luglio, 2018 Ciao mi trovo anche io completamente d'accordo sia con Tullio che con Paul, c'è un regolamento contrattuale che vieta il cambio di destinazione d'uso, quindi…..volendo lo si può impedire.
#5 Inviato 7 Luglio, 2018 ciao come il solito, io sono bastian contrario. Dubito che il regolamento contrattuale ( nell'ipotesi non certa che ci sia in questo caso) contenga il divieto di variazione tipologia catastale, ma probabilmente vieterà la destinazione diversa da quella abitativa. Fosse così, sino a quando di fatto non avviene di fatto l'uso diverso, non c'è nessuna violazione. Modificato 7 Luglio, 2018 da camillo50
#6 Inviato 7 Luglio, 2018 camillo50 dice: ciao come il solito, io sono bastian contrario. Dubito che il regolamento contrattuale ( nell'ipotesi non certa che ci sia in questo caso) contenga il divieto di variazione tipologia catastale, ma probabilmente vieterà la destinazione diversa da quella abitativa. Fosse così, sino a quando di fatto non avviene di fatto l'uso diverso, non c'è nessuna violazione. Allora non si spiega il perchè del cambio di categoria catastale, se il RdC Contrattuale vieta il cambio della destinazione d'uso, ovvero abitativa è e abitativa dovrà rimanere, perchè il proprietario varia la categoria catastale, solo per pagare minori tasse? Comunque se ciò avverrà e diventerà c/2 (Magazzini e locali di deposito) o c/6 (Stalle, scuderie, rimesse, autorimesse - senza fine di lucro), come giustificherà se sarà adibito a abitazione?
#7 Inviato 7 Luglio, 2018 ciao non lo potrà affatto affiatare ad uso abitativo, oltre a incorrere nella violazione delle norme contrattuali condominiali, sbatterebbe anche contro la destinazione contrattuale che dichiara invece essere consentita, esponendosi ad azioni del conduttore a prescindere dal condominio.
#8 Inviato 7 Luglio, 2018 camillo50 dice: ciao come il solito, io sono bastian contrario. Dubito che il regolamento contrattuale ( nell'ipotesi non certa che ci sia in questo caso) contenga il divieto di variazione tipologia catastale, ma probabilmente vieterà la destinazione diversa da quella abitativa. Fosse così, sino a quando di fatto non avviene di fatto l'uso diverso, non c'è nessuna violazione. sono d'accordo che il rdc vincoli l'uso dell'immobile ad abitazione, ma il proprietario, cambiando la categoria catastale non potrà affittarlo o usarlo come abitazione nè usare i locali come da nuova categoria in quanto il regolamento dispone solo l'uso abitativo. in sostanza rinuncia ad un eventuale incasso di 100 per non pagare 50 di imposte e si accontenta di incassare 0 per pagare 0 ... non mi sembra una cosa furbissima (a meno di vie strane che non conosco). Modificato 7 Luglio, 2018 da paul_cayard 1
#9 Inviato 7 Luglio, 2018 paul_cayard dice: sono d'accordo che il rdc vincoli l'uso dell'immobile ad abitazione, ma il proprietario, cambiando la categoria catastale non potrà affittarlo o usarlo come abitazione nè usare i locali come da nuova categoria in quanto il regolamento dispone solo l'uso abitativo. in sostanza rinuncia ad un incasso di 100 per non pagare 50 di imposte e si accontenta di incassare 0 per pagare 0 ... non mi sembra una cosa furbissima (a meno di vie strane che non conosco). Infatti, era proprio a questo che volevo arrivare, ottenuto il cambio non potrà usarlo per quanto accatastato visto che il RdC Contrattuale lo vieta, spenderà soldi inutilmente mettendo l'abitazione fuori gioco, ovvero inutilizzabile anche come abitazione essendo divenuta un magazzino o garage. Modificato 7 Luglio, 2018 da Tullio Ts
#10 Inviato 7 Luglio, 2018 Tullio Ts dice: Infatti, era proprio a questo che volevo arrivare, ottenuto il cambio non potrà usarlo per quanto accatastato visto che il RdC Contrattuale lo vieta, spenderà soldi inutilmente mettendo l'abitazione fuori gioco, ovvero inutilizzabile anche come abitazione essendo divenuta un magazzino o garage. …..appunto!!!! Ciao